Con la Nazionale australiana ha segnato 31 reti in 76 gare dal 2009. Da piccola “Sam” decise di percorrere la strada di suo padre e suo fratello maggiore, giocatori professioni di Football australiano, iniziando a giocare a calcio a 12 anni. La grandezza di Sam può essere riassunta con questi numeri: miglior marcatrice nella NWSL (55 reti) e nella W-League (64), miglior marcatrice in una stagione nella NWSL (17) e nella W-League (13), oltre a detenere il record di numero maggiore di reti (4) segnate in un’unica partita di NWSL. Dal 2013 gioca una parte dell’anno nella NWSL e l’altra nella W-League, rispettivamente massimo campionato americano ed australiano. Il 10% delle maglie ufficiali vendute dal club australiano tra squadra femminile e maschile porta sul retro la scritta “Kerr”. Il Toro è di tutti, è una grande questione di cuore, ma è anche la squadra che tutto l’anno porta in giro per l’Italia il nome della nostra città. Il 3 febbraio ‘18, per Brescia-Parma, esposti a inizio 2° tempo tanti cartelli con la scritta “Tommaso Ghirardi ladro”, scelta chiaramente dovuta al fatto che stessero giocando nella città natale di colui che tanto ha fatto per distruggere una storia centenaria, ribadendolo ancora una volta.
Tra la città e le sue frazioni sono presenti 7 scuole dell’infanzia, 9 scuole primarie, 5 scuole secondarie di primo grado e 5 scuole secondarie di secondo grado (di cui un liceo classico e linguistico, uno scientifico, due istituti tecnici e uno professionale). Per loro, è sicuramente un modo ulteriore per caricarsi: ma sull’aspetto mentale, sono dei maestri. Il tecnico verrà esonerato alla 18ª giornata dopo una sconfitta in casa per 0-3 col Crotone, e sarà sostituito da Anaclerio per una giornata, a cui farà seguito Roberto Taurino. Analogamente andrebbero evitate le maglie dell’Atalanta (strisce nero azzurre) e della Sampdoria (Blu con stemma cerchiato) quando a giocare in casa è il Torino. Prima di ripartire verso casa ebbe un’ulteriore possibilità, questa volta con il Lione. La storia del difensore del Lione e della Nazionale francese parte dalla Martinique, colonia francese nel Mar Caraibico. A Luglio firmò il contratto con l’Olympique Lione e ad Agosto vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio, segnando il gol decisivo nella Finale contro la Svezia. Il tasto dolente della carriera di Marta è il Brasile, con cui ha ottenuto tre medaglie d’argento tra Mondiali (2007) ed Olimpiadi (2004 e 2008). Ai Giochi Olimpici di Rio 2016 è stata tra le 8 personalità a portare la Bandiera nella cerimonia d’apertura.
Nel 2004 sbarcò nel paese scandinavo, vestendo la maglia dell’Umea IK dal 2004 al 2009. Nella prima esperienza europea vinse 3 campionati nazionali e una UEFA Women’s Cup, l’antenata della UEFA Women’s Champions League. Nelle tre stagioni francesi il palmares della ungaro-tedesca comprende tre campionati francesi, due coppe nazionali e tre UEFA Women’s Champions League. Dal 2006 è il pilastro della difesa dell’OL, con cui ha vinto 13 campionati francesi, 7 coppe nazionali e 5 UEFA Women’s Champions League. FFC Francoforte, dove vinse due coppe nazionali ed una UEFA Womens’Champions League. La stagione successiva riprese la strada verso la Svezia, dove rimase due stagioni con il Tyreso FF e tre con l’FC. Nel 2010 e 2011 vinse il campionato nazionale statunitense con l’FC. Il suo talento venne subito riconosciuto dalle sue colleghe, che la votarono miglior giocatrice del campionato nazionale al suo esordio. Le capacità tecniche della piccola Dzsenifer colpissero fortemente la Federazione tedesca, conscia di avere tra le mani un grande talento. Negli States passò dalla squadra della grande mela agli Sky Blue FC nel 2015. La scorsa stagione si trasferì ai Chicago Red Stars.
A questo abbina forte carattere e personalità, rigidità negli allenamenti e grande pragmatismo, tipico delle calciatrici del centro-Europa. In altre due occasioni perse la Finale della coppa europea, prima di tornare al Santos in Brasile per una stagione per poi trasferirsi negli Stati Uniti. Pochi giorni dopo, i supporter dello Sheffield si alzarono in piedi e applaudirono al minuto 24 (come il numero di maglia di Billy) del match contro lo Stevenage, in omaggio a quel campione che come loro tifava per le Blades e che – ne erano certi – prima o poi avrebbero rivisto a Bramall Lane. Avrebbe poi partecipato, nel 1921, in qualità di delegato della federazione savonese, al XVII congresso del PSI a Livorno, nel corso del quale si verificò la scissione comunista, e, quindi, il 1º ottobre 1922, dopo l’espulsione dell’ala riformista dal PSI, sarebbe stato uno dei promotori della costituzione del Partito Socialista Unitario, assieme a Filippo Turati, Giacomo Matteotti e Claudio Treves.
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