A tanto fervore di iniziative, non poteva rimanere estraneo il calcio o, come si diceva allora, il «foot-ball». 14 dicembre 1907 – Fondazione del Venezia Foot-Ball Club che viene subito affiliato alla FIF. 1947 – Fondazione dell’A.S. Anche lo stemma venne modernizzato, dopo trent’anni, con l’inserimento della scritta FIGC. Nel 2004 è stato cucito sul petto, come tutte le altre squadre, lo stemma con le stellette. Se durante la partita il pallone scoppia o diventa irregolare, la gara viene interrotta e riavviata con il nuovo pallone che viene posizionato nel punto in cui il pallone originaria è diventata difettosa, a meno che il gioco sia stato fermato all’interno dell’area di porta, nel qual caso l’arbitro lascia il nuovo pallone cadere nella linea dell’area di porta, al punto più vicino in cui si trovava il pallone originaria quando il gioco è stato interrotto. Per quasi tutti gli anni in quarta serie la dirigenza, presieduta da Ubaldo Lopardi (il più longevo presidente dell’Aquila Calcio essendo stato a capo della società per nove anni, seppur non consecutivi) prima e da Antonio Cicchetti e dal suo vice Lorenzo Natali poi, rivoluzionò di anno in anno la squadra, ma questa strategia non produsse risultati. Alla vigilia del campionato 2016-2017 la società semplifica la denominazione in Venezia Football Club e decide di affidare la panchina della prima squadra a Filippo Inzaghi.
La squadra chiude la stagione con la miglior difesa del raggruppamento (appena 29 gol subiti) e il secondo miglior attacco, portando al gol ben 16 giocatori; i migliori marcatori stagionali per i lagunari sono Stefano Moreo e Alexandre Geijo che chiudono la stagione entrambi con 10 reti all’attivo. Nel campionato di Seconda Divisione 2012-13 l’Unione parte a rilento, senza riuscire a trovare una buona continuità di risultati, anche per colpa di numerosi infortuni ai tesserati e della rosa assemblata in ritardo. La stagione 2008-09 parte con progetti di promozione, grazie anche agli arrivi di Christian Riganò, Fabio Concas, Giorgio Noviello e alle conferme di Romano Tozzi Borsoi, Marco Rigoni e Luigi Sartor. Il Venezia vince l’andata in trasferta per 0-1, mentre la partita di ritorno allo stadio Pier Luigi Penzo vede gli avversari granata andare a segno e poi ottenere la superiorità numerica in virtù di un’espulsione tra i lagunari. Si per saltare, salta, ma è poco coordinato e pensa più alla marcatura di Kean che all’uomo davanti.
Dopo un pareggio a reti bianche ottenuto in trasferta, la gara di ritorno vede i brianzoli condurre a lungo per 1-2: nei minuti finali tuttavia il Venezia riesce a ribaltare la situazione, con le reti di Bocalon e D’Appolonia che fissano il risultato sul 3-2. Davanti a 4000 spettatori lagunari che assiepano gli spalti Mecchia l’Unione così può festeggiare la promozione in Prima Divisione, a quattro anni dall’ultima apparizione. 1926 – La Carta di Viareggio ribattezza la categoria di competenza della società come Prima Divisione Nord. L’allenatore Diego Zanin viene sollevato dall’incarico e al suo posto viene chiamato Stefano Sottili, già vincitore della categoria alla guida del Carpi nel 2010-11. Grazie anche ad un azzeccato mercato di riparazione (con l’innesto di Riccardo Bocalon, dalla Prima Divisione), comincia la risalita dei lagunari, che inanellano una striscia di risultati utili consecutivi (sette vittorie e due pareggi) rientrando in piena zona play-off. Al contempo la direzione sportiva viene affidata a Filippo Antonelli, che nel mercato invernale inizia un’opera di snellimento della rosa, allontanando alcuni elementi (quali Ridgeciano Haps e Mickael Cuisance) ritenuti non adeguatamente integrati, anche allo scopo di ridurre l’oneroso monte ingaggi. Arrivano grandi nomi come Filippo Carobbio, Salvatore Mastronunzio, Antimo Iunco, Claudio Rivalta, Emiliano Testini, Felice Evacuo e Nicola Madonna; l’inizio di campionato è tuttavia disastroso con soli 4 punti in 5 giornate e Gustinetti viene esonerato.
Tuttavia il Venezia si riprende alla grande nel girone di ritorno, grazie soprattutto all’exploit del giovane centrocampista sloveno Leo Štulac e all’arrivo dell’attaccante ex Cittadella Gianluca Litteri, iniziando una cavalcata che lo porterà al quinto posto in campionato, piazzamento che permette così ai lagunari di assicurarsi la partecipazione ai play-off. Tuttavia la città nei mesi invernali è spesso influenzata dalle correnti fredde di provenienza nord-orientale, che sporadicamente determinano precipitazioni a carattere nevoso. La zona sportiva principale è quella di Campo di Marte, nella zona nord-orientale della città. Il debutto in campionato avviene il 22 agosto sul campo del San Paolo contro il Napoli, dove il Venezia esce sconfitto per 2-0. La prima vittoria in A per mister Zanetti arriva alla terza giornata ad Empoli, mettendo così a referto i primi punti nella massima serie. 2023-2024 – La società viene esclusa dal girone D della Serie D dopo la 31ª giornata alla seconda rinuncia a scendere in campo. In vista della stagione 2013-2014 la rosa viene largamente rinnovata; in panchina viene chiamato il tecnico Alessandro Dal Canto. Dopo il breve interim di Andrea Soncin, dalla 13ª giornata la squadra è affidata al tecnico Paolo Vanoli.
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